ENERGIA MAREOMOTRICE

Impianti che sfruttano l’innalzamento e l’abbassamento periodico delle maree. Esistono sbarramenti a bacino e turbine sottomarine che funzionano come dighe reversibili.

MARINO

Matteo Ballista

10/7/20252 min read

Energia Mareomotrice (Tidal Energy)
Energia Mareomotrice (Tidal Energy)

ENERGIA MAREOMOTRICE

LA FORZA DELLE MAREE: SFRUTTARE IL RITMO NATURALE DEL MARE

Indice delle Tecnologie Marine:

  1. Energia da moto ondoso (Wave Energy)
    Dispositivi che catturano l’energia delle onde superficiali trasformandola in elettricità. Possono essere galleggianti, a colonna d’acqua oscillante o a bracci meccanici.

  2. Energia mareomotrice (Tidal Energy)
    Impianti che sfruttano l’innalzamento e l’abbassamento periodico delle maree. Esistono sbarramenti a bacino e turbine sottomarine che funzionano come dighe reversibili.

  3. Energia dalle correnti marine (Tidal Stream / Marine Current Power)
    Turbine sommerse simili a quelle eoliche, ma installate sui fondali marini per catturare l’energia delle correnti oceaniche costanti.

  4. Energia dal gradiente salino (Blue Energy)
    Sistemi che sfruttano la differenza di salinità tra acqua dolce e acqua di mare (osmosi a pressione ritardata o elettrodialisi inversa).

  5. Energia dal gradiente termico oceanico (OTEC – Ocean Thermal Energy Conversion)
    Impianti che utilizzano la differenza di temperatura tra le acque superficiali calde e quelle profonde fredde per azionare turbine.

  6. Eolico offshore galleggiante
    Turbine montate su piattaforme galleggianti, capaci di operare anche in acque profonde, ampliando le aree marine sfruttabili.

Le tecnologie marine per l'energia, note come blue energy, giocano un ruolo cruciale nella transizione energetica globale. Tra queste, l'energia mareomotrice (Tidal Energy) sfrutta la potenza delle maree, un fenomeno naturale e prevedibile, per produrre elettricità pulita e affidabile.

Come funziona

L'energia mareomotrice si basa sul movimento periodico dell'acqua causato dall'attrazione gravitazionale della Luna e del Sole. Questo movimento crea un flusso e riflusso regolare che può essere convertito in energia. Le due tecnologie principali sono:

  • Sbarramenti a bacino (Tidal Barrages): Strutture simili a dighe installate in baie o estuari. Catturano l'acqua durante l'alta marea e la rilasciano durante la bassa marea. Il flusso d'acqua passa attraverso delle turbine per generare elettricità. È un approccio su larga scala e consolidato.

  • Turbine sottomarine (Tidal Stream Generators): Turbine sommerse, simili a quelle eoliche, ma posizionate sui fondali marini. Funzionano sfruttando il flusso e riflusso delle correnti di marea, senza la necessità di sbarramenti. Possono essere installate in aree con correnti forti e costanti, garantendo una produzione energetica continua.

Vantaggi

  • Prevedibilità: Le maree sono uno dei fenomeni naturali più prevedibili. A differenza del vento o del sole, è possibile calcolare con precisione quando e con che intensità si verificheranno, consentendo una produzione di energia stabile e programmabile.

  • Alta densità energetica: La densità dell'acqua è circa 800 volte superiore a quella dell'aria. Di conseguenza, le turbine mareomotrici possono generare una quantità di energia significativamente maggiore rispetto alle turbine eoliche di pari dimensioni, anche a velocità di flusso inferiori.

  • Ridotto impatto visivo: Le turbine sottomarine sono completamente immerse e non visibili dalla costa, riducendo l'impatto paesaggistico.

Svantaggi

  • Costi di costruzione elevati: La realizzazione di sbarramenti a bacino è un'impresa ingegneristica complessa e costosa. Anche l'installazione e la manutenzione delle turbine sottomarine in ambienti ostili rappresentano una sfida economica notevole.

  • Impatto ambientale: I progetti su larga scala, come gli sbarramenti, possono alterare gli ecosistemi locali, influenzando la salinità dell'acqua e ostacolando la migrazione dei pesci.

  • Disponibilità geografica limitata: L'energia mareomotrice richiede siti specifici con differenze di marea elevate (per i bacini) o correnti sottomarine forti (per le turbine), rendendo la tecnologia applicabile solo in determinate aree geografiche.

Diffusione e applicazioni

L'energia mareomotrice è una tecnologia matura in alcune parti del mondo. La prima centrale al mondo, la centrale mareomotrice della Rance in Francia, è in funzione dagli anni '60. Oggi, progetti significativi sono attivi nel Regno Unito, in Canada e in Corea del Sud. Nonostante le sfide, il suo potenziale di contribuire alla sicurezza energetica e alla stabilità della rete elettrica la rende un pilastro fondamentale per il futuro sostenibile.