CENTRALE A VAPORE SECCO (DRY STEAM)

LA TECNOLOGIA GEOTERMICA PIÙ ANTICA E DIRETTA

GEOTERMICO

Matteo Ballista

10/5/20253 min read

CENTRALE A VAPORE SECCO (DRY STEAM)

LA TECNOLOGIA GEOTERMICA PIÙ ANTICA E DIRETTA

L’energia geotermica è una delle fonti più antiche e affidabili per la produzione di elettricità, e le centrali a vapore secco ne rappresentano la forma più semplice e diretta. In questo tipo di impianto, il vapore viene estratto dal sottosuolo e convogliato direttamente alle turbine per produrre energia elettrica, senza passaggi intermedi.

Come funziona una centrale a vapore secco
  • Il vapore ad alta pressione e temperatura viene prelevato da giacimenti sotterranei attraverso pozzi di perforazione.

  • Questo vapore viene incanalato in condotte isolate e inviato alle turbine, che trasformano l’energia termica in energia meccanica.

  • Le turbine azionano un generatore elettrico che produce corrente da immettere nella rete.

  • Dopo l’uso, il vapore viene spesso condensato e reimmesso nel sottosuolo per mantenere la sostenibilità del giacimento.

La caratteristica distintiva di questa tecnologia è che non serve separare l’acqua dal vapore: il fluido geotermico esce già allo stato gassoso e può essere usato così com’è.

Cenni storici: il primato italiano

Il primo impianto geotermico al mondo basato su vapore secco nacque a Larderello (Toscana) nel 1904, quando l’ingegnere Piero Ginori Conti riuscì a far funzionare un piccolo generatore con il vapore naturale che fuoriusciva dal terreno.
Da quel momento, l’Italia ha mantenuto un ruolo di leader nella geotermia: ancora oggi Larderello e l’area geotermica toscana rappresentano uno dei poli più importanti d’Europa.

Dove si usano oggi

Le centrali a vapore secco possono essere costruite solo in aree geotermiche molto particolari, dove il vapore sotterraneo è disponibile in forma pura e a temperature elevate. Per questo motivo sono relativamente rare.
Oltre all’Italia, esempi significativi si trovano:

  • In California (The Geysers), il più grande complesso geotermico a vapore secco del mondo.

  • In alcune zone di Islanda, dove le risorse vulcaniche permettono l’uso diretto del vapore.

Vantaggi
  • Tecnologia semplice e collaudata.

  • Alta efficienza di conversione.

  • Produzione continua e programmabile, indipendente da sole e vento.

  • Basse emissioni di CO₂ rispetto alle fonti fossili.

Svantaggi
  • Applicabile solo in aree geologiche molto limitate.

  • Potenziale di espansione globale ridotto.

  • Possibili emissioni di gas disciolti nel vapore (CO₂, H₂S), anche se in quantità molto inferiori rispetto ai combustibili fossili.

Situazione in Italia

L’Italia è stata pioniera e resta uno dei principali paesi al mondo per centrali geotermiche a vapore secco. La Toscana produce ogni anno oltre 6 miliardi di kWh di energia elettrica da impianti geotermici, coprendo circa il 30% del fabbisogno regionale e oltre il 2% della produzione nazionale.

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La centrale a vapore secco è la “madre” di tutte le tecnologie geotermiche, quella che ha dimostrato per prima che la Terra poteva alimentare direttamente le nostre case. Oggi rimane un simbolo di efficienza e continuità, pur essendo applicabile solo in contesti geologici particolari.

Tipologie e tecnologie geotermiche

Centrale a vapore secco (Dry Steam)
La tecnologia geotermica più antica e diretta: utilizza il vapore naturale che fuoriesce dal sottosuolo per azionare turbine e generare elettricità. Pionieristica a Larderello, rimane oggi applicabile solo in aree con risorse di vapore puro.

Flash Steam
L’acqua calda prelevata dal sottosuolo viene depressurizzata (“flashata”) per trasformarla rapidamente in vapore e alimentare turbine. È una delle tecnologie più diffuse per i giacimenti ad alta temperatura.

Ciclo Binario / ORC (Organic Rankine Cycle)
Adatta a risorse geotermiche a temperatura media, sfrutta fluidi organici a basso punto di ebollizione per produrre energia elettrica. Questa tecnologia amplia enormemente le possibilità di utilizzo della geotermia.

Sistemi avanzati (EGS, HDR, AGS / Closed Loop)
Nuove soluzioni ingegneristiche che consentono di sfruttare risorse geotermiche anche in zone prive di fluidi naturali. Tra queste: sistemi geotermici migliorati (EGS), rocce calde secche (HDR) e circuiti chiusi (AGS). Tecnologie promettenti per il futuro della geotermia globale.

Pompe di calore geotermiche
La forma più diffusa di geotermia a bassa entalpia: utilizzano il calore costante del sottosuolo per riscaldare e raffrescare edifici. Una soluzione efficiente e sostenibile per il comfort domestico e urbano.